In una serata di fine settembre del 1888, intorno alle 22.30, Vincent Van Gogh era sulla riva del Rodano, nei pressi della cittadina francese di Arles. Aveva da poco finito di dipingere il paesaggio che si trovava a sud-ovest, una veduta del fiume con le luci del paese sullo sfondo, e all'improvviso decise di ruotare il cavalletto. Alle sue spalle, verso nord, si stagliava l'Orsa Maggiore, che scelse come soggetto per il cielo e che raffigurò sulla tela in due fasi, intervallate tra loro da una pausa di qualche decina di minuti. Il risultato finale fu Notte stellata sul Rodano, uno dei suoi capolavori.
AggiunVincent Van Gogh – Notte stellata sul Rodano, 1888, |
Dipinto su un pezzo di terra sulla riva del fiume, a solo un
minuto dalla Casa Gialla, in cui Van Gogh risiedeva allora, fu esibito per la
prima volta alla Società degli Artisti Indipendenti di Parigi nel 1889. La
vista è dal lato ad Est del Rodano, nel gomito del fiume che gira a destra per
circondare le rocce sulle quali Arles è fondata.
Dalle parole dello stesso Vincent, "la notte stellata è
dipinta in notturna, sotto un getto di gas. Il cielo è color acqua marina, il
fiume blu-reale, la città blu e viola, tendente all'indaco, i riflessi color oro scalando verso il
verde-bronzo. Sul fiume l'Orsa Maggiore è riflessa con un verde scintillante e
rosa, il cui pallore contrasta con l'oro vivo del gas: due figure d'amanti
piene di colori sono in primo piano". Da notare che il gas era prodotto
per creare la luce artificiale al tempo in cui non vi era elettricità.
Opera gemella di questa è la famosissima "notte
Stellata".
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